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IL SINDACO NOCENTI INTERVIENE SULL'AREA DI "LE BORRA"
Data pubblicazione 01/10/2010 18:53:37

In risposta alle lettere e agli interventi politici degli ultimi giorni, il Sindaco di Figline Valdarno, Riccardo Nocentini, già intervenuto sull’argomento nelle scorse settimane tramite i mezzi di informazione, tiene a ribadire quanto segue.
“Il Comune di Figline Valdarno ha acquistato da Enel il terreno di Le Borra per mettere in sicurezza l’area. Finché non ci saranno i termovalorizzatori e fintanto che non sarà chiarita quale sia la società titolata ad eseguire l’opera, nessuna discarica sarà realizzata.
Il Comune è attualmente proprietario di 80 ettari di terreno: ormai da molti anni una parte di questi sono stati destinati a discarica come da programmazione della Regione Toscana e della Provincia di Firenze. Sui rimanenti ettari, che sono la stragrande maggioranza dell’area, il Comune di Figline porterà avanti progetti relativi alle energie rinnovabili e a sistemi eco-compatibili.
Come Comune di Figline Valdarno abbiamo imposto, rispetto al Piano Industriale di Ato, che la discarica non fosse realizzata secondo canoni ormai superati, ma che fosse un deposito per ceneri e inerti all’interno del sistema di Ato da realizzarsi quando ci saranno i termovalorizzatori.
La nostra posizione è forte perché siamo proprietari del terreno e chi sarà titolato a realizzare la discarica ne dovrà discutere in modo molto approfondito con il Comune di Figline. Tengo inoltre a ribadire che ancora non sono in fase di realizzazione i termovalorizzatori, quindi non sono in essere neanche i progetti relativi al deposito per ceneri che sarà comunque successivo.
Le richieste riguardanti le verifiche di impatto ambientale e geologiche saranno sicuramente necessarie e dovranno dimostrare che il terreno è idoneo: si tratta di valutazioni economicamente molto onerose che non devono gravare sul Comune di Figline e quindi sui cittadini; piuttosto, se ne dovrà occupare la società titolata a realizzare l’impianto”.


 

 

 

Dott. Samuele Venturi
Ufficio Stampa e Comunicazione
Comune Figline Valdarno
Tel. 055.9125255
Cell. 328.0229301
http://ufficiostampa.comune.figline.it


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oggetto: Risposta al sindaco su Le Borra da: Valdarno 5 Stelle
   06/10/2010 ore 09:10
  Il sindaco Nocentini ha NON-risposto alle nostre ultime perplessità sulla discarica di Le Borra ed ha avuto bel gioco a riempirsi la bocca di parole che, per chi non è informato sui fatti, potrebbero addirittura sembrare convincenti.
Noi di Valdarno a 5 Stelle e FiglineinMovimento vorremmo portare a conoscenza della stampa e dei cittadini alcune omissioni e alcune inesattezze che caratterizzano la risposta del sindaco.
1- L’amministrazione comunale ha gestito la discarica di Le Borra con grande opacità e superficialità. E’ stato acceso un mutuo quasi milionario per l'acquisto di un terreno con lo scopo di realizzarvi una discarica nonostante il terreno fosse inadatto. La non idoneità del terreno di Le borra è cosa nota e palese:
- Uno studio congiunto commissionato nel 1990 da alcuni comuni valdarnesi (tra cui Figline) già forniva parere negativo;
- Non c'è bisogno di costose indagini geologiche: basta mettere in mano ad un geologo una carta geologica della zona (reperibile gratuitamente on-line) per sentirsi dire "Una discarica qui? Ma se è tutto terreno sabbioso permeabile? Ma se ci sono una faglia e una frana attiva? Ma se l’area è a rischio idrogeologico? Ma scherziamo?";
- Alternativamente, bastava procedere alla luce del sole invece che di nascosto: la società civile avrebbe messo per tempo in luce le problematiche dell'area, evitando un inutile salasso per le casse comunali.

2- Il sindaco volutamente omette che:
- I residui incombusti dei termovalorizzatori (che altro non sono che inceneritori più potenti) sono RIFIUTI PERICOLOSI! Non possono essere equiparati ai rifiuti inerti e non possono essere stoccati a Le Borra!
- Evidentemente, Il Sindaco non riesce ad intendersi con i suoi referenti in Provincia: nonostante i numerosi incontri e convocazioni, Renzo Crescioli (Assessore all’ambiente della provincia di Firenze) sembra avere le idee molto chiare. Dalle sue ultime dichiarazioni si evince da parte della Provincia una ferma volontà a realizzare comunque la discarica, in spregio al buonsenso e alla legge vigente (si è arrivati addirittura a negare l'evidenza sostenendo che il sito non è boscato!!!).


3- Guardiamo ai nostri vicini terranuovesi:
- la discarica di Podere Rota, anch'essa dichiarata sicura, controllata e situata in un sito ritenuto idoneo, ha causato l'avvelenamento di terreni e pozzi circostanti;
- a causa di ciò è stato giustamente bloccato il piano di ampliamento della discarica di Podere Rota.

4- Uno sguardo al prossimo futuro:
- Nel giro di qualche anno la situazione dello smaltimento dei rifiuti in Valdarno potrebbe diventare incandescente. Dove smaltiremo i rifiuti? Potrebbe anche essere dichiarato lo stato di emergenza, con cui sarebbe possibile andare in deroga a qualsiasi normativa e fare nuove discariche praticamente ovunque. A quel punto un sito deciso “politicamente” ci sarebbe già: Le Borra! Con le procedure di emergenza potrebbe essere trasformato in discarica evitando tutti i controlli e le analisi previste dalla legge, che come abbiamo già detto, darebbero altrimenti parere negativo (presenza oggettiva e inconfutabile di terreno permeabile, frana, faglia e rischio idrogeologico).


5- Possibili soluzioni
Le amministrazioni comunali valdarnesi hanno tre scelte:
PIANO 1 - Costruire sempre più discariche e sempre più inceneritori. Ma perlomeno, aggiungiamo noi, almeno per le discariche, lo facciano in siti idonei!
PIANO 2 - Non intervenire e, una volta giunti al collasso dell'attuale sistema inceneritore-discarica, ricattare la popolazione con affermazioni tipo "Volete fare la fine di Napoli? Volete i Rifiuti in strada? Allora tenetevi la discarica e se vi avvelena l'acqua ed i terreni consideratelo il male minore!".
PIANO 0 - Muoversi per tempo e intraprendere cammini virtuosi e alternativi: l'obiettivo dei RIFIUTI ZERO è già stato raggiunto con successo sia da grandi centri (San Francisco, Berkley, Canberra...), sia da piccole realtà simili a quella valdarnese (Capannori, Vedelago...). E' sano (niente viene bruciato, niente viene seppellito vicino alle falde acquifere). E' conveniente (più occupazione, possibilità di ridurre le tasse sui rifiuti). E' economico (per costruire inceneritori e discariche occorrono milioni, che i gestori amici dei politici ammortizzano solo grazie a ingenti finanziamenti pubblici). Il piano “RIFIUTI ZERO” si basa su una raccolta differenziata spinta che non diventa costosa, anzi è remunerativa perché i materiali raccolti vengono rivenduti e utilizzati come materie prime da industrie locali, creando nuova occupazione.

I principali partiti di governo e di opposizione hanno da tempo puntano tutto sul Piano 1, utilizzando soldi pubblici per finanziare aziende di amici ed ex colleghi. Cosa che riesce ancora meglio quando la situazione degenera nel Piano 2.
A noi invece piace il Piano 0.
E a voi?

Valdarno 5 Stelle e FiglineinMovimento

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